L'invocazione di Gesù «perché tutti siano una cosa sola» presenta la Chiesa come dono e progetto di comunione affidati alla responsabilità di ogni discepolo e, con ruolo speciale, ai ministri di Dio nell'ordine sacro. Questi infatti esercitano il sacro ministero del vangelo per radunare dalle genti un popolo e rendere gradita e santificata nello Spirito la sua offerta; ripresentano e offrono il sacrifico della nuova ed eterna alleanza per rendere perfetta l'oblazione dei fedeli; guidano, in nome di Cristo pastore, il popolo di Dio alla casa del Padre.
Chiamati dal carisma a consacrare la vita «per loro – pro eis», in ammirata e gioiosa contemplazione ringraziamo il Signore per il loro ministero; ne approfondiamo la ricchezza con la preghiera e lo studio; partecipiamo ai fratelli come dalla pienezza del cuore quanto abbiamo contemplato e vissuto; invochiamo per loro grazia e santità.
Raccolti a vivere il nome nuovo, sentiamo la preghiera personale e comunitaria come tempo privilegiato e insostituibile per cogliere in profondità il carisma, per verificare il nostro servizio, per rispondere, già in essa, ai desideri più vivi del cuore di Gesù sacerdote.