Le origini
SUORE
I PROTAGONISTI
Padre Mario Venturini nacque a Chioggia (Venezia) il 7 maggio 1886. Ordinato sacerdote nel 1910, sentì ben presto che Dio lo voleva «nella perfezione del Sacerdozio per poter fare un giorno qualche cosa per i suoi Ministri» (Memorie, 11-15 giugno 1919). Da questa prima ispirazione egli giunse, dopo un lungo percorso di discernimento spirituale, alla fondazione dell’Opera, nei due rami maschile e femminile, animati dallo spirito pro eis (Gv 17,19), per l’aiuto e la santificazione dei sacerdoti. Padre Venturini morì a Trento il 18 marzo 1957.
Madre Lorenza Di Rorai (al secolo Beatrice) nacque a Loreo (Rovigo) il 9 luglio 1890; nel 1900 si trasferì con la famiglia a Cavarzere (Venezia). Nel 1913 entrò in un Istituto di clausura, ma i sacrifici della vita claustrale fiaccarono le sue deboli forze ed ella, già vicina alla professione religiosa, dovette suo malgrado tornare in famiglia. Messa a conoscenza dell’ideale che don Mario Venturini, suo direttore spirituale, desiderava realizzare, mise la sua formazione religiosa, il suo lavoro e l’intera sua vita a disposizione per la nascita dell’Opera. Pochi mesi dopo la fondazione dell’Istituto femminile, Madre Lorenza fu colpita da malattia incurabile e il 14 luglio 1930 moriva santamente a Trento, lasciando alle sue figlie spirituali esempi di grande virtù.
LE ORIGINI
«Deo gratias! Oggi pure si comincia un piccolo esperimento di opera femminile secondo lo Spirito della nostra».
Con queste semplici ed essenziali parole padre Mario Venturini (1886-1957) annota nelle sue Memorie l'inizio della Famiglia Religiosa delle Figlie del Cuore di Gesù, 1’8 dicembre 1929. Questa data, tanto attesa, era il punto di arrivo di un cammino iniziato nel lontano 1912, quando lo stesso padre Venturini aveva comunicato ad una giovane maestra da lui spiritualmente diretta, Beatrice (Bice) di Rorai (1890-1930), l’ispirazione avuta davanti al quadro di Gesù sofferente nell’Orto di fondare un nuovo istituto in onore di Gesù Sacerdote e di preghiera per i ministri sacri. «Fu osservando Gesù agonizzante nell’Orto ed immerso in una totale tristezza, specialmente per le colpe ed i tradimenti dei prediletti, che il cuore si sentì attirato a consolarlo non solo con le parole e con i sentimenti, ma con la nostra santificazione e con quella dei Sacerdoti, cioè con l'Opera» (padre Mario a madre Bice, 23-3-1930). (leggi tutto)